Diversificazione degli investimenti, indispensabile per non perdere occasioni di elevati rendimenti nel lungo termine

Articolo pubblicato domenica 1 giugno 2014

La diversificazione del portafoglio è indispensabile per non lasciarsi sfuggire occasioni di guadagnoi fornite da vari strumenti finanziari nel lungo periodo. Non limitarsi a depositare la liquidità per lunghi periodi in depositi bancari, ma considerare anche azioni ed obbligazioni.

Investire la liquidità: un problema di piccole e grandi aziende, ma anche di privati alle prese con la gestione del proprio patrimonio.

Chiaramente, tutti noi vorremmo avere investito l’intero capitale in borsa nel momento in cui le azioni decollano e tutto in più sicuri titoli obbligazionari quando la borsa crolla.

In realtà, poi, spesso, ci si ritrova a rodere perché si sono fatte scelte sbagliate e la liquidità è stata collocata con scelte che non massimizzano il profitto.

Chiaramente, la creazione di liquidità costa fatica, pertanto, frequentemente, e questo comportamento caratterizza maggiormente il singolo risparmiatore piuttosto che la strutturata azienda, si preferisce stanziarla in depositi bancari, considerati sicuri, salvo dispiacersi per i bassi rendimenti del capitale ottenuti.

Questa gestione della liquidità che consiste nello stanziarla in depositi bancari tende, in molti casi, a trasformarsi in una situazione durevole nel tempo, mentre dovrebbe essere soltanto una scelta temporanea in attesa che maturino le possibilità per optare per investimenti con buoni rendimenti.

L’investitore, insomma, se vuole massimizzare il rendimento del proprio capitale, non dovrebbe parcheggiarlo interamente in fondi monetari, ma diversificare, al fine di cogliere le opportunità offerte da altri strumenti, quali fondi azioni ed obbligazioni.

Ad esempio, analizzando il periodo compreso tra il maggio 2011 ed il maggio 2014, l’indice dei fondi azionari ha regalato performance nell’ordine del +15,13%, quello dei fondi obbligazionari +12,85%; i fondi monetari, di contro, hanno performato solo un +3,45%.

Di contro,  analizzando il solo periodo compreso tra giugno e novembre 2011, i fondi azionari registravano perdite del 13,7% e quelli obbligazionari del 3,7%, mentre i fondi monetari non registravano perdite.

In conclusione, come si può ben vedere, lo stanziamento di liquidità in soluzioni quali i fondi monetari può essere conveniente nel breve periodo, ma non nel lungo termine, in quanto l’investire tutto in depositi bancari fa perdere al risparmiatore le possibilità offerte da strumenti quali azioni ed obbligazioni, che, nel lungo periodo, mediamente, regalano risultati migliori.


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