Bond USA: tassi molto bassi. Come mai e quali le aspettative per il futuro.

Articolo pubblicato sabato 31 maggio 2014

I tassi di interesse delle obbligazioni americane sono a livelli molto bassi. Molteplici le cause. Quali gli scenari futuri?

Il recente rush nei livelli dei rendimenti delle obbligazioni americane hanno sorpreso molte persone. I rendimenti dei bond a 10 anni sono giunti ai minimi nel giro di pochi mesi. Ma cosa ci si deve attendere per il futuro?

Il trascorso andamento dei rendimenti è la risultante di un insieme di forze: caduta dei tassi in Europa, elevata domanda da parte dei fondi pensione, stime e preoccupazioni per la domanda di lungo periodo ed aspettative di coloro i quali prevedevano un aumento dei tassi di interesse.

I prezzi sono saliti ed il tasso di interesse delle obbligazioni americane di riferimento, quelle a 10 anni, è crollato in questa settimana al 2,422%, il più basso dallo scorso giugno. Tutto ciò è avvenuto in un quadro che ha visto la Fed tornare sui suoi passi per quanto concerne il suo programma di acquisto di titoli.

Le aspettative degli investitori sono di preoccupazione nei confronti di alcuni indicatori economici che si stanno rivelando deboli e di una certa mancanza di inflazione. La situazione, certamente, potrebbe cambiare in caso di aumento dei posti di lavoro o dei prezzi.

Dal momento che non vi sono certezze su quale sarà l’evoluzione del mercato del lavoro e dei prezzi, il mercato delle obbligazioni sembra preferire rimanere in attesa, senza sbilanciarsi troppo.

Il mercato del lavoro, in effetti, ha mostrato segni di cambiamento. I datori hanno assunto circa 215.000 risorse umane nel mese di maggio, dopo i circa 288.000 del mese di aprile (dati di un sondaggio Reuters). Questo ampliamento del settore occupazionale è il più importante da maggio 2012.

Però, mentre si cerca di far crescere il mercato del lavoro, non bisogna dimenticarsi dei salari, uno dei punti cardine per il fattore inflazione. I provvedimenti recentemente presi non sembrano essere stati sufficienti ad impattare sui salari in maniera da sbloccare l’andamento dei prezzi. A tal proposito, Quincy Krosby ha spiegato che “la chiave è aumentare i salari e le aspettative sull’inflazione  aumenteranno anch’esse”.

Le aspettative di azioni aggressive per la ripartenza dell’Eurozona hanno altresì aiutato la discesa dei tassi di interesse delle obbligazioni americane ed europee. Parte del calo dei tassi di interesse deriva anche dalla volontà di molti investitori di uscire dal mercato per guadagnare su precedenti scommesse al rialzo dei tassi.

La storia ci insegna che il basso livello dei tassi di interesse potrebbe perdurare ancora. Gli analisti, però, affermano anche che il rialzo degli stessi, dovuto ad un’inversione di tendenza dei mercati, è possibile e potrebbe essere repentino. Da tenere sotto controllo, quindi, nei prossimi mesi l’andamento delle obbligazioni.


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