La BCE torna a Nicosia, capitale cipriota, dopo averla salvata da una crisi che poteva rivelarsi ancora più dura, Cipro infatti è il paese che ha risentito più di tutti la crisi greca, fu salvata dalla BCE per i prelievi sui conti correnti di oltre 100mila euro.
La Banca centrale europea si ritrova a Nicosia dove si è vista le banche della propria isola esposte fino al 160% del proprio Pil cioè 28,8 miliardi (su 18), l' Europa è l' unica che può salvare Cipro, ma le condizioni sono assai difficili:infatti per un prestito di 10 miliardi ci deve essere una garanzia di 5.8 miliardi.
In generale per un paese grande sono pochi ma per un' isola come Cipro sono molti, 38,6 per cento dell' intero debito e del 32 per cento del Pil, la Germania vede però, il salvataggio di Cipro come un "modello per l' Europa"
"E' necessario sosteneva Wolfgang Schaueble, ministro delle Finanze tedesco, che i correntisti contribuiscano quando c'è da salvare una banca, anche per porre un freno agli azzardi morali".
I salvataggio della piccola isola mediterranea furono, per l' Europa, duri, il governo prese la decisione di chiudere le banche dopo che la gente faceva lunghe code agli sportelli per prelevare i loro soldi, la Bce mandò due camion carichi di 5 miliardi di euro per assicurare la liquidità per un paese ormai in bancarotta.