Il governo Tsipras ha varato la legge anti povertà che prevede 200 milioni di euro da destinare in buoni pasti per 300 mila persone e forniture gratuite di energia elettrica per un certo ammontare di euro ogni mese alle famiglie a cui era stata tolta.
La legge è passata in Parlamento ed ora sarà votata articolo per articolo, non molto voluta dalla Commissione Europea tanto che uno degli emissari del Brussels Group (gruppo creato per sostituire la Troika) ha avvertito che non sarebbe stata una buona idea accellerare con i procedimenti.
Il commissario francese Pierre Moscovici, incaricato agli Affari Economici, ha ripetuto che la Commissione "non è contraria a misure umanitarie per sostenere i greci", ma il punto è che Atene "non deve prendere misure unilaterali ma consultarsi con Ue, Bce ed Fmi perché abbiamo bisogno di vedere l'impatto sul bilancio".
Intanto le trattative con gli emissari di Bce, Fmi e Commissione Europea non stanno dando i loro frutti visto la "poca collaborazione" da parte di Atene nel mostrare i loro conti, il governo Tsipras ha ribadito come non saranno mai spaventati e non si lasceranno spaventare dai diktat dell' Euroguppo.