La Cina ed i frontier markets sono Paesi da tenere sotto osservazione in questo periodo: stanno facendo registrare buone performance e possono riservare opportunità di investimento.
La Cina, uno dei maggiori Stati produttori di beni, nonché uno dei Paesi più osservati in questo periodo, sta facendo molto discutere di sé. Ultimamente, infatti, essa sta mutando il proprio stile di produrre, meccanizzandosi ed incrementando la presenza di tecnologie nelle proprie aziende. Nel 2013, la Cina è diventato il più grande acquirente di robot ad uso industriale. Il numero di pezzi importati è stato di circa 36.560 nel corso dell’anno, più di quelli fatti registrare dal Giappone. Il grafico degli acquisti di robot compiuti dalle aziende cinesi sono in costante aumento ed il trend dal 2008 ad oggi è cresciuto notevolmente, mantenendo un tasso che ha superato il 36% annuo. A far da padrone in questa corsa alla meccanizzazione tecnologica è il settore automobilistico: sono i produttori di veicoli, infatti, i maggiori acquirenti di robot ad uso industriale in Cina.
Attenzione, dunque, agli sviluppi futuri: il mercato cinese potrebbe portare ancora novità e stupire come ha fatto fino ad ora. Un occhio di riguardo, poi, per le fabbriche di automobili cinesi: una dotazione tecnologica come quella che stanno mettendo in piedi al momento può essere il punto di partenza per la realizzazione di industrie capaci di competere su scala mondiale nel giro di poco tempo.
Oltre alla Cina, però, occorre tenere sotto controllo anche altri Paesi, dimensionalmente più piccoli, ma altrettanto interessanti. Essi sono i cosiddetti frontier markets: Pakistan e Bulgaria sono alcuni esempi. L’aspetto di rilievo è che questi Stati hanno fatto registrare ritorni sugli investimenti azionari da record negli ultimi 18 mesi, rispettivamente del +88% e +91%. Ecco, dunque, che per l’investitore si aprono nuove frontiere: consigliabile valutare la possibilità di far rendere i capitali in Paesi come questi o di investire in aziende il cui andamento sia correlato alle economie dei frontier markets.