Investire in obbligazioni: attenzione alle mosse delle banche centrali per capire l'evoluzione dei tassi di interesse
I rendimenti delle obbligazioni sono, in genere, più bassi di quelli azionari e ciò è coerente con il rischio ad essi legato. Occorre, però, comprendere bene come funzioni l’andamento dei tassi di interesse delle obbligazioni per fare degli investimenti oculati.
Gli analisti di AXA Investment Managers hanno, nel mese di maggio, cercato di delineare l’evoluzione prospettica del comportamento delle banche centrali nel mondo, in quanto esso è strettamente correlato con i tassi di interessi attesi sui mercati obbligazionari.
Andando con ordine, si può osservare che, in America, la Fed ha iniziato ad implementare la cosiddetta exit strategy. Muovendo l’attenzione verso occidente, di contro, si assiste ad una BCE che sembra desiderosa di intraprendere una politica monetaria più espansiva, senza però raggiungere i livelli della banca centrale del Giappone. Questi ultimi due soggetti sembrano intenzionati ad intervenire per sostenere la crescita e le prospettive inflazionistiche attuali. Di conseguenza, ci si attende una certa divergenza nelle politiche della Fed rispetto a quelle della BCE e della banca centrale del Giappone per i prossimi mesi, compresa una larga parte del 2015.
Le previsioni, date queste premesse, sono che i rendimenti di lungo periodo in America aumenteranno rispetto alla situazione odierna, pertanto può essere conveniente assumere o mantenere una duration corta per gli investitori.
Per quanto riguarda, poi, gli attuali tassi di interesse, molto prossimi a zero, ci si attende che essi continueranno a rimanere su livelli irrisori per più tempo in Europa, mentre negli Stati Uniti saliranno prima. Sarebbe quindi interessante valutare la possibilità di aumentare il peso nella valuta USA appena i tassi aumenteranno.