Renzi e le sue riforme per ora non sortiscono gli effetti sperati. A maggio si registrano 63mila posti di lavoro in meno rispetto al mese di aprile. Il mercato non recepisce i vantaggi fiscali e le agevolazioni date dal Job Act, segno che i posti di lavoro non si creano modificando leggi o provando ad elaborare formule magiche, frutto di alta politica e finanza.
Ad aprile i dati erano incoraggianti, dopo un marzo che aveva raffraddato gli animi, riportando il tasso di disoccupazione al 12.4%. Il mercato rimane, però, incerto e debole e le strade da percorrerre, a quanto pare, dovranno essere altre.